Ill.mo Sig. Ministro dell’Istruzione e del Merito Prof. Giuseppe Valditara,
le scrive ASITOR – Associazione Italiana Orientatori, che da anni si occupa di diffondere la cultura dell’Orientamento e promuovere l’attività degli Orientatori nei vari settori: scolastico, universitario, professionale, consulenza di carriera e ricollocazione professionale.
ASITOR è un’associazione professionale a livello nazionale, etica, senza fini di lucro, apolitica, aconfessionale ed economicamente indipendente, inserita nell’elenco del MISE, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy, composta da professionisti, con competenze ed esperienze pluriennali nel settore.
Il recente Decreto Ministeriale n. 63 del 5 aprile 2023 e la relativa Circolare prot. n. 958 del 5 aprile 2023 introduce le figure del docente tutor e del docente orientatore ai fini di svolgere specifiche attività di orientamento per gli studenti e le studentesse della scuola secondaria.
L’anno scolastico 2023/2024 si preannuncia particolarmente articolato, rispetto alla ricezione del decreto, da parte dell’organico docenti.
Saremmo dunque sinceramente lieti di affrontare tale tematica alla luce della nostra esperienza e specializzazione nel campo dell’orientamento permanente.
Scevri da ogni intenzione di sovrapposizione metodologica o contenutistica, ma animati da un autentico spirito vocazionale e professionale, riteniamo di poter offrire un contributo e un supporto all’introduzione sistemica delle attività di orientamento, finalizzate alla definizione dei fabbisogni orientativi degli studenti e delle studentesse, e alle relative attività progettuali, per una scelta consapevole del loro progetto di vita.
Per una maggiore condivisione di intenti, condividiamo con Lei in allegato, i concetti chiave che ASITOR promuove attraverso le sue attività di consulenza e di ricerca.
Asitor
Associazione Italiana Orientatori
Definizione di orientamento promossa da Asitor
Nell’Accordo tra Governo, Regioni e gli Enti locali concernente la definizione del sistema nazionale sull’orientamento permanente, approvato in Presidenza del consiglio dei ministri, definisce l’orientamento come “Il processo volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di riferimento, delle strategie messe in atto per relazionarsi ed interagire con tali realtà, al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e di sostenere le scelte relative” (Conferenza Unificata il 20 dicembre 2012, Accordo tra Governo, Regioni e gli Enti locali – 2012)
“Orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza dì sé e di progredire, con i suoi studi e la professione, in relazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana” (Congresso dell’Unesco Bratislava, 1970)
Le valenze dell’orientamento
È parte integrante dei sistemi dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro e, come tale, veicolo fondamentale della promozione della strategia lifelong E’ dimensione trasversale indispensabile ai fini dell’apprendimento permanente, capace di incidere sulla progettualità e l’occupabilità della persona e sui fattori di cambiamento economico e sociale. Migliora l’efficienza e l’efficacia dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro attraverso la sua azione di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attraverso il potenziamento dell’incontro tra domanda e offerta di competenze favorendo il successo formativo e l’occupabilità (Dott.sa Anna Grimaldi INAPP)
La figura del consulente di orientamento
Il consulente di orientamento accompagna giovani e adulti nella definizione del proprio progetto formativo e/o professionale e nella gestione dei momenti di transizione che siano formativi, professionali o di vita personale.
Studenti in passaggio da diversi ordini e gradi scolastici, studenti in uscita da percorsi formativi, lavoratori che desiderano cambiare lavoro o riflettere sullo stato dell’arte della propria situazione professionale, persone disoccupate o inoccupate in cerca di occupazione o in reinserimento lavorativo, persone in cerca del proprio progetto di vita.
L’orientamento formativo e in-formativo permettono alla persona di individuare percorsi di formazione e di lavoro adeguati alle proprie competenze in essere e in divenire.
Ogni percorso orientativo è definito in funzione alle specifiche necessità dei beneficiari che l’orientatore rileva attraverso l’Analisi dei Fabbisogno Orientativi. Si possono prevedere momenti di orientamento collettivo, per favorire l’interazione e la messa in discussione della persona, il confronto e la condivisione delle informazioni.
L’orientamento a scuola
Nell’orientamento scolastico i fabbisogni orientativi possono differire in ordine dell’età, e dall’ indirizzo scelto, gli studenti e le studentesse possono non ri-trovarsi. Una scelta compiuta a 13 anni è inevitabilmente parziale, con limitati livelli di consapevolezza.
La domanda di orientamento, a volte implicita, va supportata e accolta attraverso attività individuali e di gruppo, mirate e volte al fine della conoscenza di sé, del contesto e del mondo del lavoro in rapido mutamento.
L’attività orientativa pone al centro del processo i suoi beneficiari, nello specifico gli studenti, che sono protagonisti attivi e non passivi dell’azione orientativa che si pone come obbiettivo ultimo quello di fornire agli studenti gli strumenti che possano permettere loro di effettuare una scelta consapevole e ragionata per il proprio futuro. In questi ultimi anni l’introduzione della didattica orientativa e della didattica per competenze favorisce l’acquisizione delle competenze orientative da parte degli studenti e delle studentesse
Integrazione tra la funzione del docente e del consulente di orientamento
La figura dell’Orientatore fa parte dell’Atlante delle Professioni ma è tutt’ora una figura poco conosciuta e non istituzionalizzata e spesso si genera confusione sulla sua formazione e sul suo ruolo. Eppure proprio in questo momento l’Orientamento e le politiche attive del lavoro rappresentano un importante cardine per la ricrescita del nostro paese.
A nostro avviso ogni cambiamento è positivo se migliorativo e consideriamo molto importante la creazione di questa nuova figura all’interno della scuola, tuttavia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sarebbe auspicabile che il docente Tutor e il docente orientatore formato adeguatamente, collabori in sinergia con un professionista dell’orientamento, attraverso l’utilizzo di strumenti formativi, che fanno parte del patrimonio culturale e professionale dell’orientatore.
Colloqui ed ascolto attivo per rilevare i bisogni dell’utente/studente. Bilanci di Competenze, questionari di orientamento per far emergere valori, attitudini e motivazioni, sono alcuni degli strumenti di cui si avvale l’orientatore oltre all’adeguata conoscenza del mercato del lavoro per creare un “match” vincente tra attitudini, conoscenze, competenze e la realtà lavorativa.
Crediamo fermamente in una felice integrazione progettuale e formativa che possa contribuire al processo di scelta delle giovani generazioni.